Calcagno di Haglund

Borsite e tendino-enteso-patia achillea

Nel cerchio la prominenza della tuberosità calcaneare tipica del calcagno di Haglund. La freccia indica una calcificazione intratendinea spesso presente.

 Si tratta di una patologia della regione calcaneare posteriore caratterizzata da una borsite retroachillea (infiammazione della borsa, cioè una sorta di sacca che funge da ammortizzatore per il tendine),  da una tendinopatia inserzionale del tendine di Achille (infiammazione del tendine a livello dell’inserzione sul calcagno) e da una prominenza ossea dell’angolo superiore del calcagno che determina inpingement (conflitto) con la faccia anteriore del tendine di Achille (Foto sopra). Se si indossano delle scarpe con il bordo posteriore rigido alla stessa altezza della prominenza ossea, il tendine rimane schiacciato e questo, a lungo andare, può provocare un’infiammazione; può formarsi anche un callo fibroso. Si tratta di una patologia che colpisce spesso gli sportivi ma anche lavoratori che utilizzino calzature rigide.  Il peso corporeo influisce in modo significativo. Essendo una patologia da sovraccarico spesso sono colpiti soggetti in sovrappeso o obesi.

Le cause possono essere principalmente di due tipi:

  • anatomiche: presenza di una tuberosità calcaneare posteriore  particolarmente alta e spigolosa (il vero e proprio calcagno di Haglund); la prominenza spesso può inoltre svilupparsi in presenza di un varismo del calcagno;
  • funzionali: l’aumento dell’attività fisica può favorire uno sviluppo dell’infiammazione pericalcaneare.

In entrambi i casi la patologia tende a scatenarsi in maniera aggressiva utilizzando scarpe caratterizzate da un bordo rigido che tende a comprimere il tallone.

I PRINCIPALI SINTOMI

  • dolore acuto provocato dallo sfregamento del bordo posteriore della scarpa con il calcagno
  • tendiniti e tendinosi dell’achilleo
  • infiammazione del calcagno;
  • osteofiti retro-calcaneari
  • arrossamento della zona dove è situata la prominenza ossea;
  • ipercheratosi retro-achillea;
  • borsite;
  • calcificazioni peri e intratendinee

I trattamenti principali sono di due tipi:

  1. conservativi: utilizzo di scarpe morbide e/o aperte posteriormente, applicazione di cerotti specifici sul calcagno, laserterapia per ridurre l’infiammazione, FANS.
    Sconsiglio le infiltrazioni in una zona così delicata (tendine achilleo).
  2. chirurgici.

L’intervento chirurgico è indicato quando il trattamento conservativo non abbia portato a remissione della sintomatologia. Lo eseguo con una piccola incisione longitudinale peritendinea di circa 4 cm.

Calcagno di Haglund

Lo scopo è rendere lo spazio tra l’apice della tuberosità calcaneare e il tendine achilleo più ampia possibile. Per fare questo eseguo una resezione parziale della tuberosità posteriore, asportando la borsite e, se necessario, asportando osteofiti peri e intratendinei. Fondamentale la rieducazione in acqua.

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