La metatarsalgia, cioè un dolore fastidioso più o meno costante sotto la pianta del piede, è una patologia di frequente riscontro. Il disturbo che ne deriva è spesso invalidante.
Spesso causate dall’insufficienza dell’alluce (alluce valgo) le metatarsalgie sono patologie ad origine multifattoriale. Cercando di semplificare possiamo sottolineare come siano maggiormente esposti a questa patologia i pazienti in soprappeso, gli sportivi e molte categorie di lavoratori che utilizzano calzature rigide per molte ore al giorno. Importanti fattori predisponenti sono le patologie degenerative (osteoartrosi, artrite reumatoide, connettivopatie), le malformazioni e i dismorfismi (alluce valgo, brachimetatarsie, piede piatto, piede torto, piede addotto).
Anche il neuroma di Morton può essere considerato una forma di metatarsalgia.
Ma come si curano le metatarsalgie?
Quando possibile, la prima cosa da fare è rimuovere le cause esterne associando una terapia antinfiammatoria e utilizzando un’ortesi plantare su misura. Inoltre, ridurre l’attività sportiva, eliminare le calzature non idonee e calare di peso. Utile anche l’idrochinesiterapia, la tecarterapia e la magnetoterapia.
In caso di resistenza al trattamento conservativo, il trattamento chirurgico sarà necessario. Eseguo osteotomie in allineamento delle teste metatarsali con tecnica minivasiva.
Il trattamento richiede circa 10 minuti.
Il paziente cammina il giorno stesso con calzatura in talo e indossa le calzature dopo 15 giorni.