Il dito a martello nel piede è la vera e propria punta di un iceberg: nasconde molto spesso dismorfismi più complessi. Raramente si manifesta come un’unica patologia dell’avampiede e, in questi pochi casi, ha generalmente origini congenite o post-traumatiche. Quasi sempre è sintomo di altre patologie dell’avampiede, del mesopiede e del retropiede. È probabilmente la deformità di più frequente riscontro e tra le più conosciute in chirurgia del piede. Ogni giorno si ha occasione di vederne alcuni in ambulatorio.
Si tratta di un atteggiamento in flessione del dito a livello della prima articolazione (IFP) e/o della seconda (IFD). In quest’ultimo caso prende il nome di dito a maglio. Il conflitto con la calzatura, nel tempo, crea intenso dolore con deficit, anche importanti, della deambulazione. La cute si ispessisce dando origine a ipercheratosi che possono persino arrivare ad ulcerarsi.
Analizzando i principali dismorfismi del piede, vediamo come le patologie che si associano a questo tipo di deformità siano sicuramente l’alluce valgo e, con minor frequenza, il V dito varo. Questo è causato, per quanto concerne soprattutto l’alluce valgo, dall’insufficienza della spinta propulsiva durante la deambulazione che viene a crearsi in presenza di una deformità in valgo di questo segmento anatomico: le dita esterne sono sottoposte ad un eccesso di lavoro e, non essendo in grado di supportare da sole il carico trasferito sull’avampiede, si deformano. In questi casi si rileva spesso anche il sovraccarico delle teste metatarsali, con le articolazioni metatarsofalangee che tendono a sublussarsi dorsalmente, accentuando ulteriormente la deformità a martello delle dita e causando dolori intensi plantari (metatarsalgia). Non raramente il secondo dito tende a salire sopra l’alluce incrociandosi con lo stesso (il cosiddetto cross-over).
Non dimentichiamo, inoltre, che la diminuzione di spazio nell’avampiede, causata dalla deformità dell’alluce e del V dito varo, crea un sovraffollamento delle dita che, cercando spazio, si deformano.
Anche l’alluce rigido con minor frequenza rispetto all’alluce valgo, può dare origine a deformità a martello.
Tra le cause più complesse troviamo il piede cavo, soprattutto se di origine neurologica e/o postraumatica, il piede pronato-valgo adulto e le artropatie sistemiche. In questi importati tipi di dismorfismo la biomeccanica del piede viene fortemente compromessa e la deformità a martello delle dita ne è la diretta conseguenza.
Non dimentichiamo, come già detto, che anche gli esiti di traumi e le malformazioni congenite possono manifestarsi con deformità a martello.
Il trattamento chirurgico è semplice ma è estremamente importante correggere anche i dismorfismi associati che sono spesso le cause principali.