Il morbo di Dupuytren interessa prevalentemente i maschi in età adulta e la sua incidenza aumenta al raggiungimento della quinta decade; spesso è associato al morbo di Ledderhose del piede. Si tratta di una patologia della mano relativamente frequente: colpisce circa il 4% della popolazione generale con un’età compresa tra i quaranta e i settanta anni.
Le cause non sono ancora del tutto conosciute, ma nella maggior parte dei pazienti vi è alla base una predisposizione genetica, infatti circa il 60% dei soggetti affetti ha una storia familiare positiva per tale patologia. I micro traumi ripetuti o i traumi del palmo della mano possono accelerare la progressione della patologia (questo evidenzia ancora una volta l’assurdità delle tecniche minivasive).
L’aponeurosi palmare, che è una robusta fascia sottocutanea del palmo della mano, subisce una progressiva trasformazione fibrosa e si ispessisce. Il risultato è un successivo indurimento del palmo con formazione di noduli e cordoni sottocutanei, inizialmente simili ai comuni calli ma molto più estesi. I noduli e i cordoni aderiscono in profondità ai tendini flessori; nel tempo si retraggono flettendo le dita.
I deficit funzionali che ne derivano possono essere molto invalidanti. Si tratta di una patologia che inizialmente non da sintomi significativi. Spesso, vista l’assenza di sintomatologia dolorosa, i pazienti attendono molti anni prima di consultare uno specialista. Questo ritardo nel trattamento porta in alcuni casi a trasformazioni cosi estese della fascia palmare da rendere il trattamento estremamente complesso.
L’intervento chirurgico prevede l’asportazione dei noduli e cordoni dell’aponeurosi palmare. In casi di patologia molto estesa si può arrivare ad asportare tutta l’aponeurosi palmare. In alcuni casi più gravi, con importanti retrazioni in flessione delle dita, sono spesso necessarie artrolisi e plastiche cutanee.
Non ritengo il trattamento con collagenasi, anche se attualmente molto “di moda”, una procedura alternativa all’aponeurectomia chirurgica. Le ragioni sono molteplici e non ne parlerò, per ovvi motivi, in questa sede. I trattamenti percutanei con ago li cito perché “esistono” ma non ritengo che sia nemmeno il caso di parlarne.
Nella foto Morbo di Dupuytren al IV e V raggio con retrazione del V dito