Si tratta di una forma di osteoartrosi primaria (cioè che insorge anche senza pregressi micro o macro-traumi) molto diffusa, particolarmente dolorosa e invalidante. E’ un processo naturale che viene comunque accentuato e/o accelerato da attività “pesanti” (sport, lavoro) e traumi. L’articolazione trapeziometacarpale (tra trapezio e primo metacarpo) è particolarmente complessa e importante per il funzionamento fisiologico del pollice, del polso e della mano.
E’ situata alla base del pollice e la sua degenerazione progressiva causata da osteoartrosi e, più raramente da forme di artrite , causa deficit funzionali importanti e dolori spesso invalidanti.
Tipico il dolore localizzato alla “tabacchiera anatomica” cioè una zona del polso situata sul prolungamento dorsale del pollice (foto) che può irradiarsi a tutto il polso e al pollice stesso. Viene accentuato dai movimenti e dalla palpazione ma spesso è presente anche a riposo. In molti casi si nota una certa perdita di forza. Il trattamento conservativo (ortesico, fisioterapico e infiltrativo) non sempre porta a una remissione della sintomatologia. Nei casi che non ottengono miglioramenti con trattamenti conservativi è consigliabile procedere ad un trattamento chirurgico. La tecnica chirurgica che preferisco prevede una piccola incisione di pochi cm dorsale alla trapeziometacarpale.
Si esegue quindi l’asportazione del trapezio (trapeziectomia) o parte del trapezio (emitrapeziectomia) e si esegue un’artroplastica biologica (cioè utilizzando i tendini del paziente stesso presenti nel polso). Si stanno ottenendo risultati incoraggianti anche con la sola trapeziectomia. Esistono impianti protesici per la sostituzione della trapeziometacarpale che non utilizzo e non ritengo una valida alternativa all’artroplastica biologica. Dopo l’intervento immobilizzo il polso e il pollice con un tutore per 20 gg . In seguito 15/30 gg di trattamento fisioterapico (tecar, laser-terapia, magnetoterapia a domicilio per 5/6 ore al giorno per 30 gg. e soprattutto mobilizzazioni assistite del pollice e del polso).
Dopo circa 30/40 giorni dall’intervento si utilizza la mano in modo quasi completo.